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Difficoltà a concentrarmi: la distrazione nello studio

Difficoltà a concentrarmi: la distrazione nello studio

Ti è mai capitato, o ti sta capitando, di sederti per studiare libri, dispense o slides e accorgerti invece che stai cercando ogni scusa possibile per distrarti? Avere un certo languorino, fare una lavatrice, dare giusto una rapida occhiata a whatsapp. A fine giornata, poi, arrivi esausto, con la sensazione di aver perso tempo e di ricordare pochissimo di quel poco che hai letto. Se ti riconosci in questa situazione, potresti attraversare un momento in cui hai difficoltà a concentrarsi e la distrazione nello studio sta prendendo largo.

Non preoccuparti! È una cosa che succede a moltissimi. Premetto che siamo evolutivamente predisposti alla distrazione, ed è una caratteristica che ha avuto un’importante funzione adattiva nel corso della nostra storia evolutiva. Tuttavia il rischio di un agguato di un leone da un cespuglio non è dei tempi nostri, specialmente in Europa.

DIFFICOLTÁ A CONCENTRARSI E DISTRAZIONE

La prima riflessione da fare non è banale. Infatti spesso non la persona può aver difficoltà a rendersi conto di starsi distraendo troppo. Molto più spesso invece si hanno degli insight a fine distrazione che ci fanno rendere conto del tempo perso. Banalmente, guardare l’orologio. Questo succede perché, quando la distrazione prende il sopravvento, è difficile stare nel momento presente. Così capita di sedersi al tavolo, aprire il libro e a fine giornata rendersi conto che non si ha assimilato nulla.

Se non comprendi come mai entri in biblioteca alle 09:00 ed esci alle 20:00 ma non hai studiato bene, ci sono alcuni segnali abbastanza chiari che possono aiutarti a capire se la distrazione nello studio è eccessiva e non te ne rendi conto. Sono come piccoli banali campanelli d’allarme che possono rivelare il tuo livello di focus durante lo studio. Ad esempio, potresti accorgerti che:

  • Ti dimentichi quello che hai appena letto.
  • Continui a muoverti, alzarti o a spostarti.
  • Giocherelli con tutto ciò che hai sotto mano (penne, gomme, qualsiasi cosa) e ti concentri su quella performance.
  • Ti senti come se mancasse “l’energia giusta”.
  • Trovi che tutto ciò che ti circonda ha una salienza attentiva maggiore.
  • Ti interrompi per controllare il telefono, anche senza notifiche.

Il primo passo è prenderne consapevolezza e iniziare a lavorarci su.

RAPIDI SUGGERIMENTI PER LIMITARE LA DISTRAZIONE NELLO STUDIO

  1. Piano settimanale: se ti senti sopraffatto dall’ansia al solo pensiero di quanto lavoro hai da fare, organizzare il tuo tempo in modo strategico potrebbe essere un ottimo alleato. Non servono tempi biblici. Prenditi 20-60 minuti, magari il weekend, per preparare una pianificazione settimanale. Ritengo utile farlo su carta, su un’agenda o su un file digitale ma non a mente. Alla fine della giornata, dedica qualche minuto a rivedere il piano: verifica ciò che hai completato, fai eventuali aggiustamenti e decidi cosa vuoi realizzare il giorno successivo. Quando suddividi la tua settimana in blocchi di attività specifiche, è più facile affrontare ciò che hai davanti. Imparare a pianificare in base al tuo stile di studio e alla tua velocità di apprendimento è fondamentale.
  2. Limita le distrazione digitali: prova Freedom App, per dispositivi Apple, o OFFTIME, per Android. Queste app ti consentono di bloccare temporaneamente l’accesso a siti come social network, YouTube o la posta elettronica. Inizia da 15-20min per poi aumentare pian piano, vedrai che il mondo ci saprà stare. Con il loro aiuto, potrai creare un ambiente privo di interferenze e dedicarti completamente alle attività che richiedono la tua attenzione.
  3. L’importanza delle pause: come precedentemente detto, cervello umano non è progettato per concentrarsi per periodi prolungati senza interruzioni. Otto ore di sonno e una dozzina di minuti di pausa dallo studio non sono sinonimo di pigrizia. Tutto il contrario. É un modo per staccare la spina finalizzato al miglioramento della prestazione quando studi.
  4. L’amico orologio: certo, a volte è proprio lui il colpevole di quel senso di colpa che ci colpisce. Ma può anche venirci in soccorso. Parti da un obiettivo realistico di studio netto: netto dalle pause, dalla chiamata, dall’andare in bagno. Vedrai che se entri in biblioteca la mattina ed esci la sera avrai studiato solo una manciata di ore nette.

LA TERAPIA COGNITIVO-COMPORTAMENTALE CONTRO LA DISTRAZIONE

Se hai difficoltà di concentrazione che sembrano resistere o ti impediscono di essere produttivo nel tempo, è il caso di affrontare il problema in maniera più strutturata. A volte, problemi di concentrazione non derivano semplicemente da distrazioni momentanee, ma possono essere legati a fattori emotivi, psicologici o anche a problematiche come l’ansia, la depressione o lo stress.

Attraverso un percorso con approccio cognitivo-comportamentale si lavorerà sul meglio le cause profonde della distrazione, fornendo strategie solide per gestirle meglio e migliorare il focus.

About Author:

Sono uno psicologo e psicoterapeuta cognitivo-comportamentale. Svolgo le mie sedute sia Online che in presenza a Perugia.
La mia idea di psicologo è di una figura professione capace di adattarsi alle singole richieste, piuttosto che usare un metodo unico uguale per tutti. Il mio approccio ha come obiettivo quello di fornire risultati concreti oltre a strumenti applicabili nella vita di tutti i giorni.