PAURA DI GUIDARE: QUANDO L’ANSIA STA IN AUTOMOBILE
Paura dei ragni, dei clown, di volare con l’aereo o dell’altezza. Mentre queste sono delle paure gestibili, situazionali e che difficilmente possiamo trovare quotidianamente 365 giorni l’anno, altre fobie possono invece limitare la nostra quotidianità. Questa porta effetti negativi sia nell’ambito relazionale sia in quello economico. Una su tutte è la paura di guidare o amaxofobia. L’esperienza di disagio che si può provare nella guida può portare la persona alla rinuncia di opportunità lavorative, comportando una perdita economica significativa, di attività sociali o anche la rinuncia a svaghi e interessi.
PAURA DI GUIDARE: LE SITUAZIONI PIÚ COMUNI
L’amaxofobia si può manifestare nel momento esatto in cui si ha a che fare con il mezzo o nelle fantasie anticipatorie che le persone hanno. Bisogna tenere conto che la paura di guidare può avere diverse sfumature. Alcune persone, ad esempio, non riescono proprio a salire in auto, altre invece hanno timore a guidare in superstrada o autostrada, altre ancora possono aver paura di perdersi nel fare strade nuove, c’è chi non vuole guidare stando solo in macchina o ancora chi non vuole portare con sé altre persone per paura degli incidenti e far del male all’altro. Alcune delle paure più comuni sono:
- Di perdere il controllo del proprio mezzo e causare un incidente.
- Di guidare da soli.
- Di guidare di notte o quando è buio.
- In autostrada o su strade a scorrimento veloce.
- Di guidare attraverso le gallerie o di valicare ponti, specialmente se alti.
- Del traffico nel quale ci si può trovare bloccati o rallentati mentre si è alla guida.
- Di allontanarsi troppo da casa.
POSSIBILI CAUSE
A volte la paura di guidare può semplicemente dipendere da una scarsa consuetudine a mettersi alla guida oppure dall’averla interrotta per molto tempo, percependo un disagio tollerabile.
In altre situazioni, dove l’evitamento e il disagio è maggiore la paura di guidare potrebbe manifestarsi a seguito di un evento traumatico (es. un incidente vissuto o visto, aver perduto una persona cara in seguito ad incidente, aver fatto un viaggio pericoloso, ecc.). In certi casi, pensieri intrusivi di poter causare incidenti o danni, può scatenare tutta una serie di comportamenti compulsivi volti all’avere un ipotetico controllo su tutto. Certo, può anche sembrare che questa paura si sia sviluppata senza una causa apparente.
SEGNI E SINTOMI
Come ogni evento ansiogeno, anche la fobia della guida provoca vari sintomi, sia fisici che psicologici. Tra questi tachicardia, sudorazione, senso di svenimento o vertigine, nausea, dispnea, visione offuscata, confusione, paura di morire, svenire, perdere il controllo, impazzire.
Quando un soggetto ha sperimentato una forte ansia durante la guida, è comune che anche il solo pensiero di riprendere l’auto gli provochi altra ansia (anticipatoria), scatenando così un circolo vizioso e facendo sperimentare maggior disagio e paura nel caso dovesse guidare di nuovo. Proprio la presenza trasversale di insicurezza e scarsa fiducia nelle proprie capacità di controllo e autocontrollo può portare l’amaxofobico a sviluppare immagini mentali ed un’intensa ansia anticipatoria. Proprio queste immagini mentali scoraggiano i tentativi di affrontare questa paura perché possono essere catastrofiche e inibire anche il desiderio di superare questo problema, portando a ritenerlo irrisolvibile e a concentrarsi piuttosto sull’individuazione di strategie alternative che consentano di aggirare la necessità o il desiderio di mettersi al volante.
PERCORSO PSICOLOGICO PER AFFRONTARE LA PAURA DI GUIDARE
Come tutti i disturbi fobici ed ansiosi, la persona crede che evitare la gran parte degli stimoli ansiogeni possa essere d’aiuto nel trattare la paura. Assolutamente no, anzi, evitare gli stimoli senza strumenti adeguati per affrontarli non farà altro che rafforzare la paura e l’idea che “tanto non fa niente”. Nel percorso psicologico si procederà con un lavoro personalizzato e mirato di desensibilizzazione della paura, attraverso delle tecniche di rilassamento, e di esposizione graduale ai sintomi ansiogeni, sia in immaginazione che in vivo. Questo tipo di intervento serve per disapprendere tutti i meccanismi che mantengono viva la fobia. Inoltre è utile per modificare atteggiamenti e pensieri disfunzionali relativi al pericolo e aiutare il paziente ad avere una risposta non ansiosa e più funzionale rispetto alla guida.